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The Lancet

Le stanze dei ricordi - Racconti nefrologici > Livello 11



Dieci annate della rivista ‘The Lancet’ rilegate in pelle



Torino, Ospedale Molinette, tanto tempo fa e forse ancora adesso

Credo proprio che siano lì ancora adesso, a fare bella vista di sé in qualche grosso armadio ad ante scorrevoli trasparenti. Dieci (o forse anche venti, non ricordo bene) annate della rivista medica “The Lancet” rilegate a blocchi di sei mesi in una ventina di grossi volumi in pelle semilucida di un verde scuro molto serio ed elegante.
Furono fatte rilegare per decisione del Capo, forse con lo scopo di abbellire e dare un tono più formale ed ordinato ad uno studio medico dove si tenevano riunioni periodiche, ed in cui, per colpa un po’ di nessuno e un po’ di tutti – il lavoro frenetico di quegli anni e la scarsità di personale dedicato non lasciavano tempo per rimediare anche a queste piccolezze – regnava perennemente il più completo disordine.
Non voglio qui ricordare – anche perché proprio non lo ricordo – chi fu incaricato di occuparsi della cosa, di prendere i necessari contatti ed accordi con la legatoria, di portarvi le riviste e poi di passare a ritirarle, una volta rilegate, e riportarle in ospedale. E'
più che probabile che si sia trattato di più persone, medici, allievi, segretari, impiegati, fattorini e così via, in una lunga serie.
Forse si trattò di un disguido, forse di un biglietto scritto di corsa con una calligrafia frettolosa, forse il biglietto andò perduto e si dovettero ridare le istruzioni alla legatoria per telefono e il telefono era disturbato, forse – alla fine di tutto – chi rilegò materialmente i fascicoli semplicemente non sapeva una parola di inglese.
Il tragico risultato fu ben presto sotto gli occhi di tutti: una ventina di eleganti volumi verde scuro con risguardi e bordati in oro, con i numeri, le date ed il nome della rivista impressi, anch’essi in oro, sul dorso.
Visti da lontano, erano semplicemente perfetti. E anche da vicino bisognava osservarli proprio con attenzione, per notare la lunga, ripetitiva, interminabile sequenza delle stesse due parole contenenti tutte lo stesso, medesimo, identico, colossale ed anche comico svarione: non “The Lancet”, ma “The Lanced”. Venti volumi di una prestigiosa rivista scientifica “trafitti” (lanced) da un errore di stampa e (anche questo è uno svarione, ma almeno suona bene) “lanciati” verso un improbabile futuro…
Ma forse, invece, può darsi che un futuro – solo decorativo, naturalmente, e da lontano - lo abbiano avuto. Forse, come ho detto all’inizio, sono ancora tutti lì, proprio lì, e a poco a poco lo scolorirsi delle scritte e la polvere del tempo hanno ormai reso illeggibile ciò che non deve essere letto… Qualcuno ha voglia di fare un giro e andare a controllare?

Giuliano Giachino

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